
E' vero.
Non ho più aggiornato il blog da giorni. Troppi giorni.
E son qui a chieder perdono ^__^
In questo periodo non faccio altro che lavorare e lavorare, senza fermarmi un attimo.
Forse per non pensare, forse per sfogarmi, o forse non so...
Macchio le mie mani di china, nera come la pece, per poterle coprire, nascondere il più possibile.
Mi immergo in un mondo fatto di carta e di stelle e di notte. E non ne voglio più uscire. Vorrei rimanere intrappolato li fino alla fine, in quel mondo che mi chiama, mi culla, che mi fa contorcere come un pesce appena pescato.
Vivo di notte. E vivo di notti.
Gli spettri mi son vicini, e li sento incoraggiarmi ad andare avanti.
Sono inebriato, ubriaco di matita e d'inchiostro, di sogni e favole, di carezze e di fanciulli dormienti.
Che mai si desteranno.